sabato 27 giugno 2015

14 giugno 2015 - Stra Ciriè + 18 giugno 2015 - notturna di Giaveno

Dopo la mezza di Vigone sono andato una settimana con la mia donna in crociera.





Ritornato dalla magnifica settimana di relax ho ripreso gli allenamenti ma in maniera veramente blanda. Non ho più fatto allenamenti tosti, ripetute, roba lattacida, ecc ecc. Praticamente ho macinato solo km in maniera facile, fatto giusto un paio di fartlek ed un paio di collinari.
Così dopo 40 giorni senza gare domenica scorsa mi sono presentato sotto lo striscione di partenza per la stra Ciriè senza sapere in teoria lo stato di forma e senza avere ritmi nelle gambe.
Pronti partenza via mi sono trovato subito in testa con un gruppetto formato da circa una decina di atleti. 
I primi km fatti relativamente molto piano dietro ai primi, gambe dure e pesanti. Avrei voluto aumentare per sbloccarmi ma ho preferito pazientare un pochino.
Ma mano che i km scorrevano, su questo percorso ondulato come piace a me ma non troppo impegnativo, qualche atleta ha iniziato a staccarsi. Come sempre in salita non faticavo quasi per niente, mentre nei pezzetti in discesa la gamba mi rimaneva frenata. 
Intorno al 5°km rimaniamo in 4: il bravo Martello che detta il ritmo per quasi tutta la gara, io, Cerva e Grieco. 
Superiamo un pezzo di sterrato di circa un km e qualcosina abbastanza impervio e scivoloso per via delle pietre ancora bagnate e si sgancia pure l'atleta del Borgaretto lasciandoci a questo punto a noi tre giocarci la vittoria.
Intorno all'8°km qualche pezzo in discesa capita giusto a "pennello" per farmi rifiatare e nel frattempo affianco Igor per non far calare il ritmo in maniera che gli atleti poco distanti non venisse in mente di ricucire. La gamba gira davvero benino, c'è benzina ed il fiato normalissimo. Arrivati intorno al nono km mi defilo e mi metto dietro a Igor e Cerva domandandomi: "a questo punto che si fa??". Cerva è un atleta che qualcosina per la volata nel cilindro ce l'ha sempre. Igor invece è un forte atleta che viene dalla pista capace di farti l'ultimo mille sotto i 3'/km.
Pensa che ti ripensa la volata corta mi sapeva da infame così mi gioco la carta dell'effetto sorpresa: parto per una volata luuuuuunngggaaaaaaaaaaaa e stando dientro i due alteti sono partito senza dar loro il tempo di reagire. Non pensavo di spuntarla, in volata sono un broccolo e domenica gli ultimi metri avevo le braccia che giravano più veloci delle gambe. Praticamente piantato per terra con la convinzione di esser ripreso arriva invece la prima vittoria stagionale.

Primo assoluto. Concludo questi 10.2 km di gara circa in 34'.18" poco sotto i 3'.20" di media finale.



Rifiato tre giorni e giovedì mi ripresento nuovamente sotto lo striscione. Diciamo che correre alle 20.30 di sera, quasi fine settimana lavorativa e dopo una giornata di lavoro non è il massimo ma comunque utile per far un bel corto veloce. Dopo un breve riscaldamento mi accorgo subito di essere un pò a corto di energia su un percorso dove invece ne serve parecchia: breve giro di "lancio" con partenza in salita più altri due giri tutti all'interno del centro storico su pavè fra zig-zig, curve a gomito, salite (anche impegnative), discese e praticamente nessun pezzo in piano. Un percorso dove non hai alcun modo di rifiatare ed un percorso in cui bisogna continuamente rilanciare l'azione. Distanze così corte, 6km circa le patisco da sempre soprattutto sapendo di non aver nelle gambe nessun ritmo esagerato per via della mesata di relax.
Pronti partenza via anche qui sfruttando la partenza in salita mi trovo in testa seguito da un paio di atleti.


Primo giro di lancio sono ancora in testa ma mi accorgo che stasera bisogna tener duro: i ragazzi affianco a me sono tosti.


Primo giro riparte con il rampone e tengo bene. Ma intorno al 2°km alla prima discesa perdo già terreno. Terreno che ricucio subito nella salita che viene con un grande dispendio energetico ma abbastanza facilmente. Il ragazzino in testa fortissimo in discesa ma in salita accusava molto. Seconda discesa del primo giro mi ristaccano nuovamente. Inizio del secondo giro provo a riagganciarmi ai tre atleti davanti a me quasi con successo. Riesco quasi a riprenderli ed intorno al 4°km c'è solo una manciata di secondi che mi separano che però aumentano quando la strada riprende a scendere. Purtroppo sapendo che ormai la mia gara finiva li mi volto e dietro di me il vuoto. Davanti troppo distanti per riagganciarmi, dietro di me nessuna anima viva e nessun mordente per spingere ancora quindi rallento e getto la spugna portando a casa la quarta posizione assoluta e perdendo nei "soli" ultimi due km oltre 30 secondi dal terzo.




Una gara che non mi ha soddisfatto: non ho avuto grinta e cattiveria. Bastava poco perchè erano tutti alla frusta: non dovevo arrendermi.
Concludo questi 6.2km di gara in 21'.33".
Peccato, avrei voluto far bella figura davanti al tifo portato da casa






Nessun commento: