18 Gennaio 2015 - Cross di Ivrea
Dopo le buonissime sensazioni provate nella mia ultima gara ad Avigliana corsa sul filo dei 3.18'/km ed un paio di allenamenti successivi fatti quasi sullo stesso ritmo gara ecco che arriva la temutissima giornata no.
Un cross dove i miei sbagli sono stati molteplici. Molto probabilmente in primis nella foga di allenarmi sono arrivato troppo troppo troppo stanco. Dei bellissimi allenamenti anche di 10-12km corsi su medie dei 3'.20"/km. Solo martedì ultimo allenamento veloce su ripetute da mille: 7x1000 recupero 2' quasi tutti sui 3'.05". Speravo di recuperare in due giorni al massimo come avviene di solito ma stavolta non è stato così.
In un cross così lungo ed impegnativo sarebbe stato più logico arrivarci freschi e riposati.
Ma veniamo alla gara ed agli altri miei errori: il secondo è stato fare purtroppo per mancanza di tempo (e meno male che la partenza è stata alle ore 11.45....) pochissimo riscaldamento, niente stretching e nessun allungo.
Percorso forse fai più "brutti" mai corsi: quasi completamente a zig-zag intorno al campo di atletica, 5 giri da 2km, una ventina di cambi di direzione da 180° ogni giro con fondo completamente paludoso.
Subito dopo lo sparo nella prima curva mi sono trovato sdraiato sul fango mentre scivolavo verso l'esterno della curva stile motociclista.
Nelle prime battute nei cross il gruppo di atleti sembra un pezzo unico senza spazi liberi fra un atleta e l'altro ed in quella frazione passata a rialzarmi sono passati automaticamente una quindicina di atleti che si sono messi fra me e gli atleti con cui corro solitamente la domenica.
Nei tornanti e nelle curve successive uno alla volta ho iniziato la rimonta ma in campestre è già dura superare e quando il treno ormai prende il largo è difficile riacciufarlo come può accadere su strada.
Sono rimasto così attardato con il veterano di Ciavarella con il quale ho sfruttato per qualche km la scia. Un pò io ed un pò lui abbiamo diviso la fatica. Ho provato un paio di volte ad aumentare il ritmo ma con scarso successo, proprio non c'era benzina.
Sarò stato meno buono degli altri ma non riuscivo in alcuna maniera a stare in piedi e a spingere bene. Ogni curva puntavo la punta della chiodata per far presa.
L'unico rettilineo misurava forse 200 metri. La sensazione di gambe vuote me la sono portata così fino alla fine della gara.
Concludo così insoddisfatto 27esimo assoluto su 134 in 0.36'.44".
L'unica nota positiva è stato il ritardo che avevo dal gruppo davanti: uguale dal primo all'ultimo km e forse non fossi caduto sarei riuscito a rimanere li con loro.
Da questo cross ho capito un paio di cose e di accorgimenti di cui ne farò tesoro.
Giorno dopo la gara gambe perfette senza nemmeno un dolore ma le braccia a pezzi come se avessi gareggiato facendo la verticale.
Prossimo appuntamento è domencia prossima a Parigi con la mia donna...ahahahahahah
Prossima gara invece penso sia il 15 febbraio a Borgaretto. Nel frattempo continuerò gli allenamenti perchè ho una voglia matta di fare bene.
Dopo le buonissime sensazioni provate nella mia ultima gara ad Avigliana corsa sul filo dei 3.18'/km ed un paio di allenamenti successivi fatti quasi sullo stesso ritmo gara ecco che arriva la temutissima giornata no.
Un cross dove i miei sbagli sono stati molteplici. Molto probabilmente in primis nella foga di allenarmi sono arrivato troppo troppo troppo stanco. Dei bellissimi allenamenti anche di 10-12km corsi su medie dei 3'.20"/km. Solo martedì ultimo allenamento veloce su ripetute da mille: 7x1000 recupero 2' quasi tutti sui 3'.05". Speravo di recuperare in due giorni al massimo come avviene di solito ma stavolta non è stato così.
In un cross così lungo ed impegnativo sarebbe stato più logico arrivarci freschi e riposati.
Ma veniamo alla gara ed agli altri miei errori: il secondo è stato fare purtroppo per mancanza di tempo (e meno male che la partenza è stata alle ore 11.45....) pochissimo riscaldamento, niente stretching e nessun allungo.
Percorso forse fai più "brutti" mai corsi: quasi completamente a zig-zag intorno al campo di atletica, 5 giri da 2km, una ventina di cambi di direzione da 180° ogni giro con fondo completamente paludoso.
Nelle prime battute nei cross il gruppo di atleti sembra un pezzo unico senza spazi liberi fra un atleta e l'altro ed in quella frazione passata a rialzarmi sono passati automaticamente una quindicina di atleti che si sono messi fra me e gli atleti con cui corro solitamente la domenica.
Nei tornanti e nelle curve successive uno alla volta ho iniziato la rimonta ma in campestre è già dura superare e quando il treno ormai prende il largo è difficile riacciufarlo come può accadere su strada.
Sarò stato meno buono degli altri ma non riuscivo in alcuna maniera a stare in piedi e a spingere bene. Ogni curva puntavo la punta della chiodata per far presa.
L'unico rettilineo misurava forse 200 metri. La sensazione di gambe vuote me la sono portata così fino alla fine della gara.
Concludo così insoddisfatto 27esimo assoluto su 134 in 0.36'.44".
Da questo cross ho capito un paio di cose e di accorgimenti di cui ne farò tesoro.
Giorno dopo la gara gambe perfette senza nemmeno un dolore ma le braccia a pezzi come se avessi gareggiato facendo la verticale.
Prossimo appuntamento è domencia prossima a Parigi con la mia donna...ahahahahahah
Prossima gara invece penso sia il 15 febbraio a Borgaretto. Nel frattempo continuerò gli allenamenti perchè ho una voglia matta di fare bene.
1 commento:
devi mettere i chiodi lunghi testun!
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